Sacro Cuore – Campanile

LE MOTIVAZIONI
Nella riunione del Consiglio Parrocchiale del 20 gennaio 2000 trascorsi 2 anni dall’ultimo intervento architettonico realizzato (la costruzione della copertura del campo di basket ed il rifacimento della pavimentazione), e dopo un periodo lasciato alle riflessioni e valutazioni dei consiglieri si è messa ai voti la proposta di completare il complesso parrocchiale, secondo quello che era il progetto di ampliamento dell’architetto Gianni Songia negli anni ‘80, con la realizzazione di un campanile: tutto il Consiglio si è espresso favorevolmente.
L’esigenza del campanile come presenza importante nel centro parrocchiale ha radici lontane e nello stesso tempo diffuse fra i nostri parrocchiani.
Fin dalla costruzione del primo lotto della chiesa, i nostri fedeli hanno manifestato il desiderio di poter ascoltare il suono delle campane come voce di Dio sul territorio e di un campanile quale segno cristiano visibile anche da lontano.
In diverse occasioni ufficiali e, comunque, nel “sentire” comune dei parrocchiani si è sempre lamentata l’assenza del suono delle campane e la mancanza del campanile come completamento architettonico e simbolico della chiesa e dell’intera struttura parrocchiale.
La nostra comunità reclama quest’opera, ritenendosi matura e pronta per assumersene gli oneri necessari.
É significativo rilevare che in questo progetto traspare la volontà di lasciare alla storia e sul territorio il segno tangibile della propria fede cristiana.
Ricordiamo ora alcuni illustri interventi sul tema del campanile che denotano la tendenza in atto alla rivalutazione del ruolo che svolge nell’odierna società, quale:
– espressione della fede di una comunità,
– simbolo della comunità cristiana,
– punto di riferimento visibile ed udibile anche da lontano.
Conferenza Episcopale Italiana con la nota pastorale “la progettazione di una nuova chiesa” nel febbraio del 1993 recita: “il campanile non deve essere escluso dalla progettazione; come elemento architettonico, e, non solo come supporto delle campane, può costituire una qualificante componente di riconoscibilità dell’edificio religioso”.

IL PROGETTO

L’IDEA DEL PROGETTO
Quando si è cominciato a parlare di progetto del campanile, si è pensato subito alla necessità di un manufatto coordinato con la chiesa esistente, pur constatando l’assenza di un filo conduttore unico che lega le opere del complesso parrocchiale realizzate in fasi temporali differenti.
La prima idea è stata quella del volume tutto in mattoni con la cella campanaria rettangolare caratterizzata dai grandi tagli orizzontali sia nei pilastri che nella copertura: ma ci è subito sembrata troppo rigida!
Abbiamo quindi voluto tentare un diverso percorso progettuale che nello stesso tempo costituisse il richiamo alla tradizione e l’innovazione che il tempo di oggi porta, senza cadere nell’imitazione e nella superficialità.
Da questi principi si sviluppa l’idea di una cella campanaria diversa nella forma e nei materiali: un volume del tutto nuovo e moderno da incastrare alla torre campanaria che invece mantiene caratteristiche materiche e formali tradizionali. É simbolicamente importante che i due volumi si “incastrino”, e non semplicemente si accostino, tra loro, al fine di sottolineare lo stretto legame inscindibile e viscerale che lega noi membri di una società evoluta e tecnologica alla tradizione e ai valori che i nostri avi hanno vissuto, perseguito e consolidato.
Abbiamo pensato ad una cella campanaria cilindrica, scavata sui quattro lati per consentire il movimento delle campane e sormontata da un cono tagliato in orizzontale da canali per raccogliere l’acqua piovana. L’incastro del cilindro sul parallelepipedo costituente la torre genera un’alternanza di spigoli e curve, deciso e armonico, consentendo la protezione degli orologi attraverso le parti della cella campanaria aggettanti sul profilo del campanile.
Il rivestimento di questo volume in rame ossidato (e non più ossidabile) ha una tonalità verde acqua che si accompagna alla beola verde di copertura della chiesa ed al verde delle lastre che coprono la struttura dei campo di basket. Tutte le coperture alte degli edifici del nostro centro parrocchiale restano verdi, di quel verde rame che lega molto bene con il mattone e costituisce un effetto cromatico di alto livello. Inoltre lo stesso materiale potrebbe essere utilizzato per il soffitto di un nuovo sagrato, andando a completare l’effetto di coordinamento per tutto il complesso parrocchiale.

LA SOLUZIONE COMPOSITIVA
Il nuovo campanile si presenta come volume indipendente dalla chiesa e posizionato sulla rampa laterale di accesso alla stessa.
L’unico punto di contatto con le strutture esistenti è costituito dalla piccola pensilina in ferro e policarbonato (o vetro retinato) che garantisce la continuità del percorso pedonale dal portale sotto il campanile fino all’ingresso della chiesa.
Il portale alla base del campanile consente la percorribilità della rampa senza interruzioni e assume la funzione simbolica di “invito ad entrare nella comunità”, testimoniando la disponibilità all’accoglienza della comunità cristiana.
II manufatto alto complessivamente mt. 45, a cui si deve aggiungere la croce di sommità, si articola in tre volumi aventi connotazioni formali-simboliche decise ed evidenti.
– II basamento più largo di tutto il resto del campanile e rastremato in alto su due lati, (forma trapezioidale, vagamente medioevale), esprime solidità richiamandoci alla “tradizione”, durevole base d’appoggio su cui si fonda il nostro presente, allo stesso modo in cui la torre campanaria si appoggia sul basamento per raggiungere il cielo.
– La torre centrale su base quadrata slancia il campanile verso l’alto, “lo conduce fino al cielo”.
– La cella campanaria, costituente la parte terminale del campanile ed il collegamento virtuale con il cielo. La sua forma cilindrica ed il soprastante cono rendono più armonioso e leggero tutto il campanile assicurando un migliore inserimento nella situazione già edificata. E ci pare che il verde della parte alta del manufatto lo confonda nel cielo azzurro, quasi a costituire un collegamento virtuale tra terra e cielo, rappresentando anche il volume dì stacco tra la base rossa in mattoni ed il colore del cielo stesso.
II corpo centrale accoglie alla base la meridiana e verso l’alto i quattro orologi come segno vecchio e nuovo del tempo che passa e della vita che scorre; il loro inserimento nell’architettura religiosa, costituisce il richiamo cristiano al significato dei tempo.

LA TECNICA COSTRUTTIVA ED I MATERIALI DI FINITURA
Presentandosi come volume indipendente, staticamente autonomo, si opta per una struttura in cemento armato eseguito in opera con pilastri angolari e solai di impalcato collegati da una scala interna. L’altezza d’interpiano è determinata in mt. 3, fatta eccezione dei primi due livelli e di quello sottostante la cella campanaria, che si modificano per esigenze funzionali. Tale altezza di 3 metri è ritenuta ottimale per il collegamento verticale e per la stabilità dell’intero volume. Anche la cella campanaria e la copertura conica saranno in cemento armato.
Le fondazioni saranno a platea su pali vibroinfissi con profondità idonea a garantire la stabilità della torre in rapporto all’altezza e alla massa.
Si è stimato in via preliminare ed in rapporto alla nota conformazione geologica del sottosuolo (sabbia e ghiaia) che l’altezza idonea è di mt. 15, comunque da verificare in sede esecutiva. I pali saranno del tipo vibroinfissi in considerazione della vicinanza di strutture edilizie esistenti al fine di non trasmettere inopportune sollecitazioni nelle operazioni di messa a dimora della palificazione.
I materiali di finitura esterna sono costituiti da zoccolo in pietra squadrata, murature di elevazione in mattoni forti in argilla posati a vista e dello stesso tipo utilizzato per l’ampliamento della chiesa, con l’inserimento di tagli orizzontali per l’aerazione e l’illuminazione interna del campanile. La torre campanaria ed il cono di copertura saranno rivestiti integralmente da lastre di rame ossidato verde “TECU”.
La cella campanaria sarà protetta con parapetto in acciaio inox. La croce sulla copertura sarà in acciaio inox brunito per una migliore visibilità.
II campanile è previsto completo di sistema di raccolta e di deflusso delle acque piovane nonché di impianto per le scariche atmosferiche e di illuminazione notturna interna e esterna nel portale, sugli orologi e nella cella campanaria.

L’OROLOGIO E LA MERIDIANA
L’orologio sarà costituito da quattro quadranti del diametro di mt. 2.4 posizionati su ogni lato con l’orologio pilota, dispositivi di comando, di programmazione e di sincronizzazione, completo di servomotore a quattro vie, percussori elettromagneti per il battito delle ore e quadro elettrico generale.
La meridiana sul fronte sud corrispondente al lato d’accesso, verrà realizzata con la tecnica del graffito su intonaco a stabilitura colorata e diversi strati di colorazione.
II campanile è previsto completo di sistema di raccolta e di deflusso delle acque piovane nonché di impianto per le scariche atmosferiche e di illuminazione notturna interna e esterna nel portale, sugli orologi e nella cella campanaria.

IL CONCERTO DELLE CAMPANE
In base all’estensione territoriale della parrocchia ed alla definizione di un suono armonioso si è scelto un concerto di cinque campane in RE bemolle, con suonate a distesa, a bicchiere ed a rintocchi.
Le campane saranno in fusione di bronzo complete di telaio autoportante a struttura unica, complete di sistema antivibrante con ceppi a ruote di tipo ambrosiano.
II funzionamento delle suonate sarà automatico, azionato da motori elettrici con quadri di comando completi, sia di programmazione elettrica che di comando manuale.

LA REALIZZAZIONE
Dicembre 2000 – inzio dei lavori
L’impresa Moscatelli che ha vinto l’appalto, apre il cantiere e, con l’aiuto della ditta So.Geo., inizia l’inserimento della fondazione costituita da 32 pali vibroinfissi della lunghezza di 12 m. necessari a garantire la stabilità in base al rapporto dell’altezza e della massa.

Febbraio 2001 – La struttura sale
Incominciano i primi lavori fuori dal terreno.

Maggio 2001 – La struttura è terminata
Nel bel paesaggio della nostra Brianza, coronato dalla catena del Resegone si staglia la struttura ormai delineata del campanile.

Novembre 2001 – La cella campanaria
L’idea di una cella campanaria cilindrica, scavata sui quattro lati consente il movimento delle campane ed è sormontata da un cono tagliato in orizzontale da canali per raccogliere l’acqua piovana. L’incastro del cilindro sul parallelepipedo costituente la torre genera un’alternanza di spigoli e curve, deciso, e armonico, consentendo la protezione degli orologi. Il rivestimento di questo volume in rame ossidato (e non è più ossidabile) ha una tonalità verde acqua che si accompagna alla beola verde di copertura della chiesa e al verde delle lastre che coprono la struttura del campo da basket. Tutte le coperture alte degli edifici del nostro centro parrocchiale restano verdi, di quel verde rame che lega molto bene con il mattone e costituisce un effetto cromatico di alto livello. Inoltre lo stesso materiale potrebbe essere utilizzato per il soffitto ed il nuovo sagrato, andando a completare l’effetto di coordinamento per tutto il complesso parrocchiale.

L’OROLOGIO E LA MERIDIANA
L’orologio
L’orologio è costituito da quattro quadranti del diametro di 2,4 m. posizionati su ogni lato con l’orologio pilota, dispositivi di comando di programmazione e di sincronizzazione, completo di servomotore a quattro vie, percussori elettromagnetici per il battito delle ore e quadro elettrico generale.

La meridiana
Silvia e Paolo Donzelli dopo un lungo lavoro di ricerca sono riusciti a realizzare una meridiana in grado di disegnare con precisione l’ora solare locale. La meridiana è posta sul fronte corrispondente al lato d’accesso ed è stata realizzata con la tecnica del graffito su intonaco con stabilitura colorata e diversi strati di colorazione.

LE CAMPANE

Il concerto delle campane
In base all’estensione territoriale della parrocchia ed alla definizione di un suono armonioso si è scelto un concerto di cinque campane in RE bemolle, con suonate a distesa, a bicchiere ed a rintocchi. Le campane saranno in fusione di bronzo complete di telaio autoportante a struttura unica, complete di sistema antivibrante con ceppi a ruote di tipo ambrosiano. Il funzionamento delle suonate sarà automatico, azionato da motori elettrici con quadri di comando completi, sia di programmazione elettrica che di comando manuale.

Anche il rivestimento è terminato
La fatica volge al termine. Tanto lavoro guidato dalla competenza e dall’impegno degli architetti Cappellini Felice e Lucia. L’ultimo mattone posto dalla squadra di operai rumeni che ne ha posati con maestria, perizia e velocità più di 40.000. Un ulivo viene posto come simbolo della pace al fianco del campanile. Viene ricostruito lo scivolo per permettere a tutte le persone di entrare nella casa del Signore.

Le campane
La fonderia Capanni di Castelnuovo nè Monti ha realizzato le campane mentre il bassorilievo è stato realizzato da Carlo Rapp, l’artista che ha anche costruito le vetrate della nostra chiesa. Le parole che verranno incise sulle nostre campane, scelte da Alberto Cozzi, si ispirano direttamente al testo biblico. Del resto il suono delle campane può essere inteso come il risuonare pubblico e rivolto a tutti della voce angelica di Dio che chiama, ossia come il risuonare della parola di Dio rivolta a ciascun membro della comunità. In tal senso ogni campana annuncia col suo rintocco una certezza di fede sull’infanzia, la solidarietà che ogni cristiano può e deve ascoltare nella proclamazione pubblica. È una specie di “voce forte” che professa la fede in nome di Gesù

La prima campana, la più piccola, donata da una famiglia della nostra parrocchia, è dedicata all’Infanzia, ed ha inciso la frase: «Lasciate che i piccoli vengano a me; a loro appartiene il Regno di Dio» (Mc 10,14); nel bassorilievo è illustrato un gruppo di bambini, che rappresentano il futuro della chiesa, i quali festeggiano la nascita di un nuovo bambino con un volo di aquiloni; portano i vessilli del Sacro Cuore, di Sant’Ambrogio e della bandiera nazionale italiana, ai piedi di questi bimbi a modo di bolena di nave ci sono le effigi di papa Giovanni XXIII e del nostro attuale Papa che guidano la chiesa.

Per la seconda campana, dedicata alla Solidarietà, è stata scelta la frase: «Dio ama chi dona con gioia» (Mc 10,14) e vi è raffigurato San Martino, il quale rappresenta il possidente di ogni tempo, che non esita a donare il proprio mantello al povero che incontra.

Nella terza campana, ispirata alla Famiglia, è riportata la frase: «Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione» (Col 3,14), ed è rappresentato un gruppo di famiglia dove intercorre uno scambio di intesa tra genitori e figli.

L’argomento scelto per la quarta campana descrive il Lavoro, con la frase: «Venite a me voi che siete stanchi ed affaticati e io vi darò ristoro» (Mt 11,28) mentre nel bassorilievo sono riprodotte le attività del lavoro che si svolgono nella campagna, nell’artigianato e nell’industria.

La campana più grande, la quinta, donata dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, è intitolata alla Sofferenza e riporta la scritta: «Come siete partecipi delle sofferenze, così lo sarete anche delle consolazioni» (2Cor 1,7). Mostra un gruppo di persone ristrette intorno ad un disabile il quale incarna la sofferenza che accompagna la vita di ogni uomo.

La benedizione delle campane
Il giorno 16 marzo 2002 arrivano le campane da Castelnuovo nè Monti, che verranno poste sul piazzale della chiesa per essere ammirate nel loro splendore artistico. Domenica 17 marzo alle ore11.15 mons. Angelo Mascheroni, vicario episcopale di Milano, che è già venuto da noi quando è stata posta la prima pietra, celebrerà la Santa Messa solenne. Al termine ci sarà la benedizione delle campane a cui farà seguito un rinfresco. Lunedì 18 marzo le campane verranno poste nella cella campanaria. Per la veglia pasquale al canto dell’annuncio della risurrezione di Cristo ascolteremo raccolti e commossi il suono delle campane

LA CAPANELLA

LA NAVATA