Gesti d'Avvento

V Domenica di Avvento – “Amen” di risposta dei fedeli alla comunione

In questo tempo di Avvento ci proponiamo di valorizzare l’acclamazione “Amen”.

“AMEN – Vieni, Signore Gesù”
CELEBRARE L’ATTESA IN PREGHIERA

Domenica 11 Dicembre: “Amen” di risposta dei fedeli alla comunione.
I cori iniziano il canto un po’ dopo così che si sentano le risposte dei primi fedeli.

Nella celebrazione Eucaristica entriamo in comunione profonda con Dio. Riceviamo il Corpo ed il Sangue di Cristo. Diventiamo un tutt’uno con lui. Nel silenzio delle parole, Dio incontra la nostra vita.
Io sono con te”, ci dice il Signore. Questa Presenza ci garantisce la sua protezione, il suo aiuto, il suo camminare con noi. Essere in comunione con Lui è scoprire l’importanza del silenzio; quel silenzio che ci fa percepire un Dio-con- noi, che diventa lode, comunione. “Per te il silenzio è lode” (Salmo 65).
Al momento della comunione diciamo “Amen”.
Le parole ed i pensieri si fermano; si fermano i suoni e le voci del mondo: rimane “il suono del silenzio” dove scopriamo un Dio vicino che, nel silenzio, parla.
“Il silenzio non ci manca perché lo abbiamo. Il giorno in cui ci mancasse, significherebbe che non lo abbiamo saputo prendere. Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno strepito di noi stessi. Il vero rumore è l’eco che le cose hanno in noi. Non è il parlare che rompe inevitabilmente il silenzio: il silenzio è la sede della Parola di Dio …” (Madaleine Delbrel)

In processione, cantando, con trepidazione e gioia, andiamo verso l’altare e riceviamo, tra le mani, il Corpo di Cristo. Fino a questo momento, tutti gli Amen sono proclamati insieme; ora, ognuno dice, in modo personale, davanti a tutti, il proprio Amen. Dichiara la propria adesione a Cristo.
Un atto personale, ma anche comunitario, dove tutta l’assemblea si muove insieme all’incontro con il suo Signore.
In questo Amen personale non bisogna dimenticare che la Comunione con il Signore comporta amare i fratelli, portare la pace, vivere la giustizia, realizzare la comunione. Nel silenzio è dire il proprio “sì” a ciò che Dio vuole da noi perché ci uniamo agli stessi sentimenti di Gesù, il suo stile di vita, il suo modo di pensare e di agire.

Signore Gesù,
donaci il tuo Spirito
perché possiamo condividere

i tuoi sentimenti
e provare compassione
per ogni fratello e sorella che soffre
e contribuire a trasfigurare l’umanità
in una fraternità universale
e custodire la casa comune

nella giustizia e nella pace
e ancora ci possiamo stupire

per i gigli del campo
e il seme che germoglia e cresce e porta frutto,
parabola del Regno che viene.