Il Millenario del Battistero di San Giovanni Battista

Questo 2025 anno giubilare, è un anno importante per la cittadina di Mariano Comense perché si celebra il MILLENARIO del nostro battistero romanico dedicato a S. Giovanni Battista, Monumento Nazionale dal 1912.

Quest’anno cade anche il 25esimo anniversario del suo restauro, realizzato in occasione dell’anno giubilare 2000, e della sua restituzione al rito del Battesimo dopo anni di oblio.

E infine ricorre il centenario della ricostruzione della facciata della chiesa di S. Stefano, parzialmente crollata nel 1910 e la cui ricostruzione si concluse nel 1925.

... armonia che da terra sale verso il cielo ...

1. L'inizio...

è il 1999

Il prevosto don Giovanni Montorfano,  esprime il suo desiderio di recuperare il battistero per le celebrazioni dei battesimi: “perché battezzare i bambini in una “bacinella” nella chiesa, quando abbiamo un battistero così importante e bello a disposizione”.

Grazie ai finanziamenti della allora Cassa Rurale Artigiana di Cantù, ora

e con i  fondi messi a disposizione dalla parrocchia  e dal comune, si avviano i lavori.
Si dispone il cantiere montando la recinzione e il ponteggio.

2. ...ora un salto indietro nel tempo

III secolo

L’imperatore Costantino (274 – 337)

Nell’anno 313 emana l’editto di Milano con il quale si concedeva piena tolleranza al cristianesimo e alle altre religioni.

IV secolo

il secolo di Ambrogio (349 – 397)

Il suo lavoro contribuì alla formazione di una forte comunità cristiana e alla “costruzione” dei luoghi di incontro per i fedeli necessari per convivere nella loro fede.

I pensieri e i simboli che caratterizzano l’azione costruttiva di Ambrogio sono evidenziati nel battistero stesso, dove è possibile unire l’architettura con le parole dello stesso vescovo.

Così Ambrogio descrive il «suo» battistero edificato a Milano, dove oggi sorgono il Duomo e la sua Piazza:

Scrive sant’Ambrogio:
“… questo tempio dalle otto nicchie fu innalzato per uno scopo santo, il fonteottagono è degno di una tale funzione. Era ben conveniente che su questo numerovenisse costruita l’aula del sacro battisteromediante il quale viene alle genti la salvezza vera, nella luce del risorgente Cristo, che apre le porte chiuse della morte e chiama fuori dalle tombe i morti; mentre quelli che si riconoscono peccatori egli li libera dalle loro brutte colpe e li lava nella corrente del fonte purificatore …”

tutti “termini” che hanno definito l’architettura del battistero “ambrosiano”

V secolo

Nasce San Benedetto da Norcia. Muore a Montecassino nel 547, nel monastero da lui fondato.

Patrono d’Europa, con la sua organizzazione fece sì che i monasteri fossero non solo centri di vita religiosa, ma anche centri di rinascita e di vita economica e culturale.

La capsella
ritrovata nel nostro Battistero

Ha 1500 anni e porta il segno della croce dei primi cristiani.

Video a cura della Diocesi di Milano con la partecipazione del dott. Luca Frigerio, giornalista e scrittore.

VIII secolo: L’età carolingia

Carlomagno nasce ad Aquisgrana nel 742; muore nell’anno 814 all’età di ben 72 anni.

Apparve  allora come il vero e solo capo della cristianità.

Stabilì che in tutto l’impero il battesimo venisse celebrato nelle singole “parrocchie” e nelle  solennità di Pasqua e Pentecoste.
Adulti e bambini potevano ricevere il Battesimo con preparazione diversificata; padrini e madrine seguivano un apposito insegnamento per i battesimi dei piccoli.
I fonti battesimali si modificarono per favorire l’immersione dei piccoli battezzandi.

Sopraggiunge  l’epoca in cui si fondano le organizzazioni plebane in ogni regione dell’impero.

La Pieve di Mariano è tra le più antiche della Diocesi.

La fase romanica

Superato l’anno Mille (con la temuta fine del mondo) si assiste alla modernizzazione di molti settori.
I centri abitati tornano a crescere attirando lavoratori dalle zone vicine e devono dotarsi di cinta murarie robuste e di nuovi edifici a uso pubblico, come la chiesa centrale detta cattedrale, simbolo del potere religioso.

X - XI secolo

Con il battesimo dei bambini si diffonde la vasca battesimale “sopraelevata”

Il battistero prima del suo recupero

3. Il battistero nel 900

Rilievi e immagini hanno sempre tanto da dire.

Una cerimonia di fine 800 - inizio 900
un edificio estraneo si appoggia all'abside SUD

POSITIVO DI ANONIMO
(1876 – 1900)
tratto da
CATALOGO Beni Culturali Standard
PHOTOGRAPHICHERITAGE
(BCS)BATTISTERI

Nel 1912 il Ministero della istruzione Pubblica dichiarò il Battistero di San Giovanni Battista, in Mariano Comense, MONUMENTO NAZIONALE ai sensi della Legge 20 giugno 1909, n.164.

Ricercando negli archivi, ecco importanti documenti datati, ma privi di quelle informazioni necessarie allo sviluppo di un progetto di restauro: misure, schizzi, descrizioni materiche, appunti o note.

Disegno architetto Paolo Mezzanotte (1878-1969)

Insieme ai disegni, consultando  le pubblicazioni  disponibili nell’archivio  parrocchiale, troviamo alcune fotografie.
Raccontano delle condizioni del battistero intorno al 1950, e i pesanti lavori di ristrutturazione riferibili all’anno 1957.

Eustorgio Mattavelli scrive nella sua ricerca (1987)
Purtroppo l’edificio battesimale aveva subito, col passare dei secoli varie e gravi manomissioni che ne avevano quasi completamente alterato le linee primitive, annullandone il valore architettonico.
Nel ‘700 fu creato un sagrato ed un portichetto, riducendo l’altezza della costruzione di circa 70 cm. (…)
Nei primi tempi del Novecento il sacro edificio venne trasformato in una grotta, cancellando le intelligenti strutture romaniche ed il mistico fascino di quel periodo storico dell’architettura religiosa”.

Ora torniamo ai “giorni” nostri

4. Rilievi e immagini prima del restauro

L’immagine degli anni 60 mostra un edificio ancora in buone condizioni, dopo l’intervento del 1957

Il battistero nel 1999
Il Sacrario

Sacrario in marmo con anta di legno che conteneva i resti di un affresco.
Il manufatto ha nascosto per decenni la porta Nord del battistero, che portava i battezzati alla chiesa dopo il rito del Battesimo attraverso un piccolo spazio aperto.

Rilievi del 1999

Il nostro battistero è un edificio di modeste dimensioni con uno schema planimetrico mistilineo, così come frequentemente usato dalla tradizione cristiana per gli edifici a pianta centrale.

Ha pianta «quadrilobata» con sovrastante lanterna ottagonale che nasce da quattro archetti pensili

Livello del pavimento

A pianta quadrilobata
(4 lati con 4 absidi semicircolari)

Le murature sono realizzate con pietre squadrate di forma e dimensioni irregolari, sigillate con malta di calce e “intonacate” a “raso pietra” all’esterno e all’interno. La pavimentazione è costituita da ciottoli di fiume cementati.

Dal quadrilobato al quadrato

Il quadrilatero che sporge dal basamento è intonacato e  fatto con blocchi squadrati di una pietra “morbida” (ceppo) non ben identificata. Contiene i quattro archetti pensili (identificati in rosso) che trasformano la pianta quadrata nell’ottagono della parte superiore che forma  la lanterna.

Livello lanterna ottagonale
(o a tamburo)

La lanterna ottagonale nasce dalla struttura sottostante e sale fino al cornicione di gronda che corrisponde internamente all’imposta della cupola.
Ha quattro piccole aperture ad arco sui lati della lanterna corrispondenti ai quattro punti cardinali.

Prospetti

Disegni dell’architetto Stefano Marelli

5. Anno 2000 - Il Giubileo e i lavori di restauro

a Santo Stefano 1999 Mons. Nicora benedice la “mostra” che apre l’anno giubilare e i lavori

Il contenuto della Caspella

Con i lavori di restauro il battistero svela i suoi segreti
...durante i lavori...

La porta NORD che conduceva i battezzati alla chiesa dopo  il “rito”.

Ma come poteva essere decorato il nostro battistero?
Ecco un affresco che purtroppo non si è potuto salvare.

Prima del restauro
La nuova copertura della lanterna

6. Gli scavi archeologici ...e la fine dei lavori

Il fonte battesimale interrato – le tombe

Una ricchezza inaspettata che svela secoli di storia nel sito del battistero.
Resti che raccontano di edifici più antichi del battistero.

Le sepolture
Le tombe aperte nel rilievo degli archeologi
A scavi ultimati

Prima della loro copertura con ghiaietto frantumato a formare un vespaio «conservativo» dei ritrovamenti.

23 dicembre 2000
Il cardinal Martini in visita pastorale chiude l’Anno Giubilare nella nostra città e Benedice i lavori di restauro del battistero.

Oggi vediamo  l’antica vasca battesimale di epoca romanica, coeva al battistero.
Si aggiunge il nuovo bacile  con acqua corrente per il Battesimo dei piccoli.
Opera di Carlo Rapp  (1932 – 2021)

Il lavoro portò il nostro battistero a partecipare alla “III SETTIMANA PER LA CULTURA” promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali  dal 26 febbraio al 4 marzo 2001, organizzata con la Soprintendenza Beni Ambientali Architettonici di Milano.
Con tanto prestigio per il nostro Monumento Nazional si chiudevano i lavori.

7. 2025 le cronache...

25 anni dopo
Martedì 22 aprile 2025
Apertura delle  manifestazioni per il MILLENARIO

Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Mario Delpini,
Arcivescovo dalla Diocesi di Milano,
e Benedizione del Battistero.

dal 17 al 24 aprile, «LA BOTTEGA» di via S. Stefano ospita la mostraIl Battistero – Storia di Riti e di Pietre” aperta con la presenza del Prevosto don Luigi Redaelli e dell’assessore comunale Massimiliano Stigliano.

Martedì 20 maggio, don Luigi presente i relatori della conferenza:
Dr. Paul Blockley archeologo, direttore degli scavi
“Le indagini archeologiche eseguite nell’anno 2000”
Prof. Marco Sannazaro, Professore di archeologia  cristiana e medievale (Univ. Cattolica Milano).
“Le capselle paleocristiane di Mariano Comense”

7 giugno 2025
si posano i «totem» al Battistero e in Piazza Roma.
Sui totem verranno affisse le locandine con le date delle prossime manifestazioni per il MILLENARIO del nostro Battistero

Grazie e ai prossimi aggiornamenti!
Che il nostro gioiello possa proseguire la sua splendida e silenziosa vita grazie al nostro legame e alla nostra cura

Collaborazioni

Nell’ anno 2000 hanno partecipato ai lavori di restauro:
– arch. Alfredo Coppa
– ing. Carlo Cerati
– arch. Giulia Turati
– arch. Stefano Marelli

Ediloeffe di Piazza Sergio, opere edilizie e affini
Elettrotecnica Colombo, impianti elettrici e telecamere
Fratelli Neri, restauro e intonaci, stucchi
Mauri Carlo, fornitura acqua e riscaldamento
P.I. Fabio Mascheroni /Cantù, studi e prove illuminazione interna con Philips
Pozzi Carlo, fornitura del pavimento in lastre di “Nero Varenna” lavorate e posate
RHALPnerBAU con sede a Chiavenna, ricostruzione della copertura.

Natale 1999 per la mostra “Dentro la Storia, alle radici della Fede”:

Arrighi, pavimentazione
Bellotti Teresio, teli per controsoffitto
Elettrotecnica Colombo, illuminazione
F.lli Gottardi, allestimento e strutture
P.I. Luigi Marelli, sistema antifurto

Hanno lavorato al presente progetto con don Luigi Redaelli:
– Adolfo Milesi
– Alfredo Coppa
– Andrea Spadoni

– Antonio Meroni
– Franco Secchi
– Gabriele Trezzi
– Gianni Tagliabue
– Marco Casartelli
– Peppo Terraneo
– Pino Vismara
…e Leonardo Pozzi (1938-2025)

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