Celebrazioni e Incontri Spirituali

Avvento 2025 – Shalom

Iniziative della Comunità Pastorale per vivere il mistero dell’Incarnazione del Signore.

La pace che non c’è e la tentazione di scambiarla come ingenua utopia di fronte alla triste realtà della guerra, impasto di tutti i mali possibili. Quasi anticipando i tempi, Gesù nel vangelo all’inizio di Avvento lo avverte: «Sentirete di guerre e di rumori di guerre: guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la fine».
La fraternità, tra singoli, gruppi e nazioni, che si fatica a costruire, al punto da ritenerla un bel sogno impossibile e un desiderio di pochi illusi. Lo ha ricordato papa Leone XIV nell’udienza settimanale: «Sappiamo bene che oggi la fraternità non appare scontata, non è immediata. Molti conflitti, tante guerre sparse nel mondo, tensioni sociali e sentimenti di odio, … ma per superare le ombre che la minacciano, bisogna andare alle fonti, e soprattutto attingere luce e forza dal Colui che solo ci libera dal veleno dell’inimicizia».
L’impegno per la pace, spesso confuso con sterile pacifismo, non è di destra o di sinistra: è semplicemente un dovere che oltrepassa ogni possibile manipolazione politica. Così come l’annuncio di una fraternità universale esprime un tratto essenziale del cristianesimo, proteso alla salvezza di tutti, senza esclusioni o privatizzazioni. 
L’inizio di un nuovo anno liturgico, sostenuto da queste convinzioni, vuole proprio risvegliarci dal letargo spirituale a cui le notizie quotidiane ci abituano e insieme sottoporre l’oggi della cronaca al giudizio di una storia di salvezza. Gesù è un maestro dal sano realismo, che ben conosce la natura umana, creata buona da Dio, ma incline al male, al quale tutti rischiano di cedere.
Tuttavia, avverte il Signore, lo scandalo peggiore sarà quello di trovarci smarriti e incapaci di sopportare i drammi di questo odio distruttivo: «Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti». 
Saranno scandalizzati anche i discepoli quando l’Amore fatto carne verrà rifiutato e crocifisso, al punto da concludere sconsolati: «Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele e invece…». E se ne staranno chiusi in casa, per paura.
Questa è la prova più grande. Lo scandalo che l’Amore stesso possa provocare reazioni violente, fomentare divisioni e conflitti, invece di diventare principio di fratellanza e pacificazione. 
Ecco allora tracciato il cammino non solo per questo Avvento, ma per l’intera nostra esperienza cristiana. Siamo chiamati a testimoniare nelle contraddizioni della storia universale e personale la Buona notizia della Pace “disarmante e disarmata”, vale a dire dell’Amore che si dona, in grado di sopportare perfino reazioni conflittuali. È il nome di Cristo, Shalòm, nostra Pace.


CELEBRAZIONE PENITENZIALI

Domenica 23 Novembre

OrarioSacro
CUORE
16.00Celebrazione penitenziale

IL PENTAGONO DELLA PACE
itinerario spirituale del tempo di Avvento

Il senso della proposta
«Da cristiani, oltre a sdegnarci, ad alzare la voce e a rimboccarci le maniche per aessere costruttori di pace e favorire il dialogo, che cosa possiamo fare? Credo che anzitutto occorra veramente pregare. Sta a noi fare di ogni tragica notizia e immagine che ci colpisce un grido di intercessione a Dio. E poi aiutare… come molti fanno, e possono fare… Ma c’è di più: c’è la testimonianza. È la chiamata a rimanere fedeli a Gesù, senza impigliarsi nei tentacoli del potere. È imitare Cristo, che ha vinto il male amando dalla croce, mostrando un modo di regnare diverso da quello di Erode e Pilato: uno, per paura di essere spodestato, aveva ammazzato i bambini, che oggi non cessano di essere dilaniati con le bombe; l’altro si è lavato le mani, come rischiamo di fare quotidianamente fino alle soglie dell’irreparabile. Guardiamo Gesù, che ci chiama a risanare le ferite della storia con la sola mitezza della sua croce gloriosa, da cui si sprigionano la forza del perdono, la speranza di ricominciare, il dovere di rimanere onesti e trasparenti nel mare della corruzione. Seguiamo Cristo, che ha liberato i cuori dall’odio, e diamo l’esempio perché si esca dalle logiche della divisione e della ritorsione» (Leone XIV, 26 giugno 2025).

Papa Leone indica cinque azioni alla portata di tutti:
1) sdegnarci e alzare la voce;
2) favorire il dialogo;
3) pregare e intercedere;
4) rimboccarci le maniche e aiutare;
5) testimoniare e rimanere fedeli a Gesù.
Cinque azioni: un pentagono che, a differenza di quello statunitense, ormai sinonimo di strategia bellica, è un pentagono di pace. Nessuno dei cinque lati per un cristiano è trascurabile. È un pentagono che costituisce, del resto, il tessuto quotidiano dell’azione ecclesiale, la “pastorale” delle nostre comunità.

La nostra comunità pastorale prevede un itinerario spirituale biblico che ci darà la possibilità di preparare la venuta del Signore nella nostra vita:

  • Domenica 16 Novembre: “Sdegnarci e alzare la voce: il disarmo delle coscienze”.
  • Domenica 23 Novembre: “Favorire il dialogo: il disarmo delle parole”.
  • Domenica 30 Novembre: “Pregare e intercedere: il disarmo delle anime”.
  • Domenica 7 Dicembre Novembre: “Rimboccarci le maniche e aiutare: il disarmo delle mani”.
  • Domenica 14 Dicembre: “Testimoniare e rimanere fedeli a Gesù: il disarmo dei cuori”.
  • Domenica 21 Dicembre

Al seguenti link, l’articolo dedicato dove troverai ogni domenica un breve testo e la preghiera
–> il Pentagono della Pace


Gli Oratori di Mariano organizzano una raccolta di generi alimentari a sostegno della Caritas della nostra Comunità.