Gesti d'Avvento

III Domenica di Avvento – Rischiara l’oscurità

Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 5, 33-39)

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me».

Riflessione

Giovanni è testimone della luce. Annuncia che Dio sta compiendo qualcosa di nuovo. Colui che viene dopo Giovanni offrirà un modo più ampio, più dilagante in cui la Luce di Dio entrerà nel mondo, l’amore di Dio, il suo perdono in forma debordante, senza confini. Queste opere di Gesù ci tolgono dall’oscurità della rassegnazione, di una vita nuova che non può essere meritata, guadagnata, ma soltanto accolta o rifiutata.  Questo è il volto di Dio che vuole illuminare le parti più oscure della nostra vita. Ci è chiesto di essere portatori della profezia di Giovanni, di essere uomini e donne che vedono che la grazia è disponibile, la luce risplende, l’amore è per ogni uomo: quindi lo possiamo raccontare. Che cosa ne farò di questa luce? Come la accoglierò? Preferisco la prigionia delle tenebre?
Chiediamo di accogliere con pazienza le giornate senza luce! Il Signore abita anche la nostra cecità, la cecità non ci separa da lui, possiamo cercarlo nel fondo di quel buio.

Guidami tu, luce gentile
Sostieni il mio cammino nella notte,
non chiedo di vedere già la meta,
tu mostrami soltanto il primo passo
e oggi questo basterà.
Da solo decidevo la mia strada,
l’orgoglio mi guidava nelle scelte
dimentica quegli anni in cui non ti pregai
Tu oggi sei la guida mia.

Guidami tu, luce gentile,
guidami tu in questo buio che mi stringe,
scura è la notte, la mia casa è lontana
ma so che con te io la troverò.
Guidami tu, luce gentile,
guidami tu fino alla luce del mattino.
Mi ha sempre sostenuto la tua forza,
per monti e fiumi ancora lei mi guiderà,
sarà con me finché la notte passerà,
mi guiderà sicuro a te.
H. Newmann